Iniziamo a compiere i
primi passi nel mondo del management: la gestione degli obiettivi di marketing
attraverso il metodo smart.
Porsi obiettivi non è
facile e, frequentemente, dopo un po’ di tempo si ha la tendenza ad
abbandonarli. Questo succede il più delle volte perché un obiettivo è poco
realistico o perché non si riescono a definire le tappe per raggiungerlo.
Il metodo
SMART prevede la pianificazione degli obiettivi di marketing attraverso 5 criteri
specifici che consentono di valutare un determinato obiettivo e ne determinano
la fattibilità.
SMART è un
acronimo coniato nel 1954 ed ancor oggi ampiamente utilizzato. La parola stessa
Smart in inglese ha un significato ben preciso: intelligente, sveglio.
S = Specifico
M = Misurabile
A = Accessibile
R = Rilevante
T = Temporizzabile
S =
Specific (Specifico)
La
specificità significa che dovremo essere molto chiari relativamente a quello
che vogliamo ottenere. Se gli obiettivi sono troppo generici non sono
perseguibili. Ad esempio, un generico “voglio più clienti” non è un obiettivo,
mentre “voglio aumentare gli accessi alla struttura il lunedì”, sì.
M =
Measurable (Misurabile)
Dobbiamo
essere in grado di determinare, senza troppi giri di parole e senza lasciare
domande senza risposta, se saremo in grado o meno di raggiungere l'obiettivo
desiderato. Per fare questo dobbiamo creare un sistema di misurazione che ci
permetta di tenere sotto controllo i nostri progressi ed il raggiungimento del
risultato finale.
Un
obiettivo misurabile include un piano con step intermedi che permettono
valutare se ci stiamo muovendo nella direzione giusta durante tutto il processo
e se abbiamo o meno raggiunto il nostro obiettivo finale.
Misurabile
vuol dire “espresso numericamente”: voglio aumentare il numero di accessi del
lunedì del 10%.
A =
Achievable (Accessibile)
L'obiettivo
deve essere pensato in funzione di quello che ho a disposizione: capacità, risorse,
strumenti, motivazione etc. Se non prendo in considerazione tali parametri
rischio di rimanere deluso e di subire un crollo della motivazione.
Contemporaneamente l'obiettivo prefissato deve essere in grado di stimolarmi:
per obiettivi troppo semplici non ho bisogno di tutta questa riflessione e pianificazione!
Se dicessi
“voglio aumentare gli accessi del lunedì di una unità” non sarebbe stimolante:
sarebbe infatti semplicemente legato al caso!
R =
Relevant (Rilevante)
La
rilevanza per l'attività è un elemento che permette di capire se vale la pena o
meno impiegare tempo e risorse dedicate al raggiungimento dell’obiettivo. Se un
obiettivo non può essere ricondotto al nostro business model, alla nostra
mission o al settore al quale apparteniamo, non va preso in considerazione.
T =
Time-Based (Tempo limitato)
Gli
obiettivi non possono essere senza fine; ogni obiettivo deve avere una
scadenza. Tale lasso di tempo può essere di settimane, mesi o anni, a seconda
della complessità dell'obiettivo stesso, ma deve essere sempre previsto un
termine.
Se gli obiettivi che
prendiamo in considerazione sono molto complessi possono essere suddivisi in
obiettivi minori con un timeline inferiore, e serviranno per non scoraggiarci e non perdere di vista l’obiettivo principale.
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